Avete presente la Legge di Pareto? 
Il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti. 

L’economista italiano era partito dalla constatazione che l’80% della ricchezza mondiale è concentrata nel 20% della popolazione, e da qui era arrivato a questa legge empirica universale. 

Da solopreneur posso garantire che le cose stanno proprio come dice lui: il 20% dei miei clienti contribuisce all’80% dei miei introiti. 
Così come, per la mia esperienza nel mondo corporate, è nel lavoro del 20% delle persone che si concentra l’80% dei risultati raggiunti, almeno quelli di qualità. 

E se usciamo dai confini del business, le cose non cambiano. 

Il 20% dei nostri contatti sui social fa l’80% delle reazioni e delle condivisioni che raccogliamo.

Oppure.
Nel 20% dei libri che abbiamo letto si concentra l’80% delle conoscenze che usiamo regolarmente.

E poi.
Non è forse vero che basta e avanza il 20% del nostro guardaroba a vestirci per l’80% dell’anno?
O che nel solito, più o meno fisso, 20% di uscite va a finire l’80% delle nostre entrate?

È a una cerchia ristretta di familiari, amici e colleghi – pari al 20% delle persone che conosciamo – che dedichiamo l’80% del nostro tempo.

Mentre da solo il 20% dei morsi (rigorosamente tutti iniziali) che diamo alla pizza, al panino col salame o al bombolone con la crema ci procura l’80% della goduria.

Magari la ripartizione percentuale non è sempre così ferrea ma la conclusione non cambia: una minoranza assoluta di azioni genera la stragrande maggioranza delle conseguenze che ci interessano.

Insomma: less is more, evidentemente non solo nella fucina della réclame da cui sono stata forgiata ma in qualunque miniera.

Purtroppo, essere consapevoli di qualcosa non è mai sufficiente.
Nemmeno in questo caso.

Tant’è che pur conoscendo la legge di Pareto continuiamo a disperdere l’80% delle nostre limitate risorse (tempo, energie, competenze, soldi) per creare rumore di fondo, senza valore, senza effetto e senza senso. Come le vacanze su cui spesso puntiamo tutte le nostre speranze di benessere, e che servono solo ad anestetizzarci per un paio di settimane da una vita quotidiana che ci amareggia.

Quindi la domanda è: cosa ci trattiene dal concentrarci su quel 20% che darebbe un significato all’80% del nostro day by day?

Photo by Thomas Kelley on Unsplash.

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *